Codice IMEI: Cos’è e Come Spiare WhatsApp con Codice IMEI

Con il codice identificativo IMEI è possibile bloccare il telefono in caso di furto o smarrimento. Vediamo nel dettaglio di che cosa si tratta.

Disclaimer: spiare Whatsapp con codice IMEI è consentito solo alle forze dell’ordine con la collaborazione del gestore telefonico. Esistono altri metodi efficaci per monitorare le conversazioni sulle app di messaggistica istantanea da remoto, che andremo a illustrare in seguito.

Che cos’è il codice IMEI?

Ogni nuovo telefono che viene venduto dispone di un numero IMEI (International Mobile Equipment Identity). Si tratta di un codice numerico di 14/16 cifre che identifica univocamente un dispositivo, il produttore e il modello. Il codice funge, in pratica, da carta di identità del telefono, e in genere è stampato sull’etichetta del codice seriale sulla confezione.

In alternativa, sui dispositivi Android è possibile trovare il codice IMEI accedendo a Impostazioni > Info sistema > Stato > Dati IMEI. Qui troverai il codice per lo slot SIM assegnato. In caso di telefono Dual SIM, avrai in dotazione due numeri IMEI. Se hai un iPhone, invece, dovrai accedere a Impostazioni > Generali > Info > IMEI. Qui è riportato il codice, di cui è consigliabile prendere nota.

È possibile recuperare l’IMEI semplicemente digitando *#06# come per comporre un numero telefonico, e automaticamente il codice associato al dispositivo apparirà in una finestra in primo piano.

Come spiare WhatsApp con codice IMEI?

Come accennato, questa è un’operazione consentita solo alle autorità in determinate circostanze, con l’intervento del gestore telefonico.

Per monitorare le conversazioni sulle piattaforme di instant messaging è consigliabile utilizzare appositi software spyware, come mSpy, che permettono di ottenere l’accesso remoto al telefono di un’altra persona e monitorare a distanza tutto ciò che accade sul dispositivo, tra cui le chat su WhatsApp, le e-mail, il registro delle chiamate, la cronologia di navigazione, le app installate e l’attività sui social network. Gli spyware e i programmi per il controllo parentale sono strumenti preziosi per i genitori al fine di proteggere i figli minorenni online e tutelare la loro sicurezza in rete.